Il tema di questo mese per la rubrica di Italia nel Piatto è dedicato a quello degli sformati e dei timballi. Di regione in regione vi presenteremo ricette della tradizione o realizzate con ingredienti della tradizione legate al tema del mese.
Per la Campania vi presento un timballo di pasta che fa parte della tradizione napoletana: la coppola di Garibaldi, ideale per le domeniche in famiglia e che sicuramente piacerà a grandi e piccini.
La coppola di Garibaldi
La coppola di Garibaldi è un delizioso timballo di pasta al forno realizzato in uno stampo per ciambella foderato di prosciutto cotto.
Pare che l'origine di questa preparazione risalga al 1860 e all'incontro, avvenuto il 26 ottobre, tra Garibaldi, al termine della spedizione dei mille, e Vittorio Emanuele II, entrato nel Regno di Napoli dagli Abruzzi, sul ponte di San Nicola, tra Teano e Caianello, in provincia di Caserta (Fonte Treccani). Secondo una prima ipotesi questo piatto fu realizzato in onore di Garibaldi proprio in quell'occasione. Secondo un'altra ipotesi, invece, a questo timballo fu dato questo nome perché lo sformato, una volta capovolto nel piatto di portata, ricordava molto la forma ed il colore della coppola del generale.
Diversi sono i paesi in Campania che si contendono la paternità di questo piatto, come diverse sono le versioni di questa ricetta, a iniziare dal formato di pasta: c'è chi usa la tagliatella o le fettuccine all'uovo e chi il bucatino; facile trovare anche una versione al riso.
- In una padella, appassire la cipolla tritata con un giro di olio. Addizionare i piselli, poca acqua e lasciar cuocere per una decina di minuti. Salare.
- Nella mia versione mancano i funghi, potrete usare sia i porcini che gli champignon che andranno saltati in padella con uno spicchio d'aglio. Quando sono pronti, togliete l'aglio e uniteli ai piselli.
- Cuocere la pasta in acqua salata e scolarla al dente.
- Condire la pasta con la salsa besciamella, i piselli (e i funghi), la scamorza tagliata a dadini, il formaggio grattugiato, il pepe.
- Imburrate uno stampo a ciambella (il mio da 24 cm di diametro) e foderatelo con le fette di cotto, avendo cura di far uscire una parte della fetta dal bordo della teglia.
- Versate la pasta all'interno dello stampo, distribuite e compattate bene, aiutandovi con una spatola, poi ricoprite con i lembi di prosciutto cotto che fuoriescono dalla teglia.
- Cuocete il timballo, in forno già caldo, a 180°C per circa 30 minuti.
- Sfornate il timballo e lasciatelo intiepidire prima di capovolgerlo su un piatto da portata.
Piemonte: Tartrà piemontese
Liguria: buridda di molluschi con riso
Lombardia: Charlotte di mele alla milanese
Trentino-Alto Adige: Sformato di formaggio in monoporzione
Veneto: Timballo di riso e radicchio rosso di Treviso e Verona
Friuli-Venezia Giulia: Sformato di polenta, verze e Montasio
Emilia-Romagna: Pasticcio di maccheroni alla ferrarese
Toscana. Bomba di riso della Lunigiana
Umbria: Parmigiana di cipolle di Cannara
Marche:Vincisgrassi, il timballo marchigiano
Lazio: Sformatino di cassola
Abruzzo:Sformato di ortaggi misti del Fucino
Molise: Timballo di cicorie
Puglia: Sformato di carciofi e patate alla brindisina
Basilicata: Sformatini di borragine con salsa di caciocavallo
Calabria: Risu chjinu
Sicilia: Timballo di Pasta con Cavolfiore Viola Siciliano
Sardegna: Sformato rustico alla sarda
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Buongiorno, bella idea! Immagino già la bontà! Grazie per la condivisione di questa meravigliosa ricetta.
RispondiEliminaUn piatto molto ricco che sa appagare anche i palati più esigenti. Brava
RispondiEliminaBuona domenica
Manu
Ma quanto deve essere buono questo timballo, quella foderina di prosciutto lo rende ancora più gustoso! un abbraccio
RispondiEliminaEro proprio curiosa della tua ricetta...! Qualsiasi sia l'ipotesi delle origini di questo piatto, resta il fatto che è troppo buona...!
RispondiEliminail nome mi incuriosiva e il piatto non mi ha deluso, ottimo piatto per il pranzo della domenica! Lo proverò! Un abbraccio!
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